Edgar Willems nacque in Belgio nel 1890. Musicista autodidatta, concluse gli studi al Conservatorio di Ginevra dove in seguito insegnò filosofia e psicologia della musica e “Solfège”. Da questa esperienza scaturì la consapevolezza del rapporto profondo tra l’arte musicale e la natura dell’uomo, come unione di fisicità, affettività e razionalità. Basandosi su questa fondamentale considerazione, Willems costruì un metodo di educazione musicale adatto a risvegliare e stimolare la musicalità presente in ogni individuo, più o meno dotato, fin dalla primissima infanzia, attraverso tappe già percorse nel naturale apprendimento della lingua materna.
Questa metodologia parte dunque dall’esperienza viva del suono, del ritmo, della melodia e dell’armonia, anche grazie ad un ricco materiale uditivo, e passa solo in seguito, con consapevole gradualità, alla fase astratta del solfeggio e della teoria. Guardando alla vita, dove il bambino impara prima a parlare e molto più tardi a leggere, appare chiara l’impossibilità di educare veramente al linguaggio musicale attraverso il solfeggio e la scrittura.
L’obiettivo principale diventa allora l’assorbimento attivo e ricettivo del mondo sonoro, con l’universo espressivo che racchiude in sé: per questo all’interno di ogni incontro viene riservato largo spazio all’improvvisazione ritmica e melodica.
Il metodo di Educazione Musicale Willems si rivolge quindi a tutti i bambini indistintamente, sia come contributo alla crescita armonica e culturale dei piccoli allievi, e allo sviluppo della loro sensibilità interiore e artistica, che come base solida e gioiosa per la pratica vocale e strumentale in coro e orchestra.

 

Federazione Internazionale Willems - link

La metodologia Willems in Italia - link